Spoon River
Info spettacolo
Concerto fisico per corpi ed anima
con Elena Croce
e i danzatori della Compagnia Fabula Saltica Laura De Nicolao e Claudio Pisa
Coreografia di Claudio Ronda
Musiche originali di Paolo Zambelli
Luci e suono di Gianluca Quaglio
Regia di Alessio Pizzech
Produzione Associazione Balletto “città di Rovigo” con il contributo del Ministero della Cultura
Un donna al centro della scena su di una sedia a dondolo che inizia il suo lento scandire del tempo; ha in mano un libro, una sorta di sicurezza a cui aggrapparsi nella solitudine che la circonda, nel vuoto buio che avvolge la sua persona. Sfoglia il libro e comincia il suo racconto di Spoon River talora strappa i fogli, talora li riscrive nel farsi del testo e creature popolano la sua mente e lo spazio attorno a lei; le anime danzanti la vengono a visitare e dare corpo e gesto ai tratti delle figure umane che lei stessa ha agito attraverso la sua parola… e la sedia a dondolo cambia il ritmo… varia istante dopo istante da una notte ad un alba fino ad un accecante giorno che la rende cieca. Questa donna rievoca così il mondo dei morti ed in collegamento con essi ce li restituisce vivi e vitali nel loro essere più umani in questo passaggio e limbo tra la vita e la morte…
Note di regia
Echi e accenti, riverberi e rimandi tra corpi e parola, tra sguardi e cenni…presenze come giunte al limitare della soglia di una cerimonia di rievocazione del mondo sommerso delle creature di Spoon River.
Elena Croce come una sacerdotessa presiede con la sua voce e la sua presenza a questa serata tra danza e voci in un concerto che vede protagonisti due danzatori della compagnia Fabula Saltica di Rovigo guidati dal coreografo Claudio Ronda.
Una serata in cui si celebra quel rapporto straordinario che lega vita e morte; coloro che non ci sono più qui nel mondo fisico ci parleranno attraverso le voci di coloro che hanno abitato Spoon River.
Viaggio questo teatrale ma anche omaggio alla forza della poesia e al dialogo con lo spazio plasmato dal corpo del danzatore.
Spoon River diventa occasione per riflettere sul tempo che attraversiamo, su come abbiamo voluto barattare il mistero della morte con false aspirazioni che oggi si rivelano inconsistenti. Le anime che popolano questi componimenti sono incontri che funzionano da monito per il tempo presente.